CHE SUCCEDE ORA CON TRUMP?

Con il nuovo ingresso alla Casa Bianca di Donald Trump bisognerà avere ancor più pazienza sui mercati finanziari.

Vero è che la partenza a suon di “Drill, Baby, drill!” (trivella, ragazzo, trivella), preceduta dalla pusillanime fuoriuscita delle principali istituzioni finanziarie dal Club “Net Zero”, il paventato abbandono dell’OMS, i dazi minacciati o già applicati e tante altre belle cosette che ha in mente il tycoon non promettono nulla di buono.

Ma, nel passato mandato, come sono andate le cose?

Anche nel precedente quadriennio trumpiano (2016-2020) le bizzarrie sono state all’ordine del giorno ma, complessivamente, i risultati dei mercati azionari americani e internazionali, sono stati brillanti; in questa analisi che parte dal 1980, ovvero da quando i computer hanno rivoluzionato il funzionamento dei mercati, si può apprezzare come, a parte il primo mandato di Bush jr totalmente negativo a causa dello scoppio della Bolla internet ed il successivo attacco terroristico alle Torri Gemelle, i mercati finanziari internazionali hanno sempre premiato: 

Volendo guardare al solo mercato americano e, in particolare, allo S&P 500, il più importante mercato mondiale, si può notare che, sempre negli ultimi 44 anni, ci sono stati solamente otto anni negativi (pari al 18%) e di questi solo il 2008 (fallimento Lehman Brother’s) con una perdita superiore al 30%; viceversa, le annate positive sono state pari all’82% dei casi e ben otto di queste hanno prodotto risultati superiori al 30%: 

Riassumendo:

1. otto anni negativi (di cui solo uno davvero “nero”),
2. otto anni straordinariamente positivi;
3. i rimanenti 28 generalmente molto positivi.

C’è da aver paura di Trump? No, c’è da aver pazienza, tanta pazienza come dimostra la storia:

E, allora, buon quadriennio e buon investimento.