Il 10: viaggio nel numero perfetto

Il numero perfetto: perché il 10 è un numero così speciale

Quante volte nella nostra vita ci siamo fermati a pensare al numero 10? È probabile che siano poche, ma sicuramente ne vale la pena. Questo numero ricorre spesso nella nostra esistenza, così come nella storia dell’umanità. Si ripresenta nello sport, nella matematica e nella filosofia in cui è addirittura considerato un simbolo di perfezione, completezza e spiritualità.

Forse non ci abbiamo mai fatto caso, ma se ci fermiamo un attimo a riflettere potremo scoprire che il numero 10 ci accompagna (e ci accompagnerà) più di quanto immaginiamo. 

Il numero 10 nella storia e nella cultura

Un primo legame diretto con il numero 10 viene proprio dal nostro corpo, in particolare dalle mani. Le nostre dita, che ci permettono di afferrare e produrre oggetti oppure di percepire con il tatto, sono non a caso la base di calcolo in quasi tutte le culture. Inoltre sono un potente strumento di comunicazione, anche grazie al gesticolare (sacrosanto per noi italiani).

Come detto, il numero 10 è ben presente anche nei calcoli quotidiani attraverso il sistema numerico decimale che tutti utilizziamo. Tornando indietro nel tempo, infatti, è facile scoprire che i Sumeri, gli egizi e le popolazioni indoeuropee facevano già uso di una numerazione a base dieci, molto tempo prima dell’invenzione delle cifre che oggi tutti conosciamo. E molto tempo prima della sacra decade teorizzata da Pitagora e recuperata, successivamente, negli ambiti più svariati, tra cui la Cabala.

Nell’Ebraismo e nel Cristianesimo, inoltre, questo numero ricorre nella classificazione dei 10 Comandamenti, il decalogo dei principi morali e legali teorizzati e scritti da Dio su delle tavole di pietra.

Passando dalla religione alla filosofia, il numero 10 rappresenta la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo. Simboleggia la perfezione, anche per il filosofo Pitagora, e allo stesso tempo l’annullamento di tutte le cose, infatti: 10 = 1+0 = 1. Praticamente un eterno ricominciare.

Il numero 10 nel tempo e nella scuola

Da un punto di vista sociale e psicologico, il decennio è anche il lasso di tempo che si prende in considerazione per fare un bilancio delle proprie vite e magari per chiudere una “fase” - che sia infanzia, giovinezza o adolescenza - per iniziarne una nuova.

Ma ricordate anche gli anni della scuola? Ecco, pensandoci, nelle scuole primarie e secondarie in Italia il voto massimo nei compiti in classe è proprio il numero 10 e corrisponde all’eccellenza. Questo accade anche nei concorsi o in altri tipi di competizioni e si lega strettamente al concetto di perfezione, di non plus ultra e di forza che questo numero rappresenta.

Il numero 10 nello sport

In ultimo, ma non per importanza, c'è il mondo dello sport e il valore che questo numero ha soprattutto nel calcio. Da sempre il 10 ha designato il trequartista più talentuoso, l’elemento di maggior classe, il centrocampista più brillante della rosa. Questa interpretazione si è consolidata nel corso della storia e il 10 è diventato uno status symbol per giocatori come Pelé, Diego Armando Maradona, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero o Lionel Messi, per citarne alcuni. Avere sulla propria maglia questo numero vuol dire essere un giocatore creativo, molto tecnico e spesso la testa - oltre che il cuore - dell’intera squadra.

Punto di arrivo e di partenza

Dalle antiche tradizioni spirituali e mistiche, passando per i tempi moderni, lo sport e la scuola fino ad arrivare alla vita di tutti i giorni. Il numero 10 si trasforma e si adatta al mondo esterno diventando una misura perfetta, un ideale, una meta da raggiungere ma anche un punto di partenza e un simbolo di prestigio.

Ci accompagna silenziosamente nelle diverse fasi della vita e nei piccoli dettagli che ci circondano ogni giorno, ecco perché d’ora in poi dovremo guardare questo numero con occhi diversi e con l’attenzione che merita. Anche perché a volte può segnare traguardi davvero importanti…