
Autore: Tommaso Rinaldi
Data di pubblicazione: 11 novembre 2022
CHI NON SA STARE SUI MERCATI FINANZIARI CON EQUILIBRIO E’ DESTINATO A PERDE SOLDI.
“Sono venuto da lei perché consigliato da un amico, ma voglio subito chiarire che sono un tipo prudente; perciò niente rischi”
“Vorrei evitare di investire in borsa: ho paura di perdere”
“Ora che l’inflazione è molto alta vorrei cercare di proteggermi, ma senza avventurarmi in quella giungla speculativa delle borse”
Potrei continuare all’infinito con frasi di questo tenore che ho avuto il piacere di ascoltare in tutti questi anni, anche da risparmiatori che hanno vissuto momenti finanziariamente drammatici come l’attacco alle Torri Gemelle, Il fallimento di Lehman Brother’s o il Covid 19; tuttavia, il training a cui sono stati sottoposti in questi anni nulla può contro l’esplosiva efficacia distruttiva dei mezzi di comunicazione.
Per semplicità, riporto solo un paio di titoli di questi ultimi giorni: da un lato un gigantesco “Falo’” sparato da una testata giornalistica specializzata (sarebbe interessante conoscere il termine contrario alla parola falò…); dall’altro, un trafiletto relegato a pagina 33 con cui il più importante quotidiano italiano dà notizia del rimbalzo dei mercati finanziari di ieri.
Da ciò discende che, se le notizie sparate come titoloni riguardano solo ed esclusivamente le giornate ed i periodi negativi delle borse, il risparmiatore avrà come dato di fatto incontrovertibile che in borsa si perde sempre e comunque.
Un’altra frase che, nei decenni, ha fatto più danni della grandine è:
“Per il momento voglio stare alla finestra e attendere tempi migliori”
E’ bene sapere che i mercati non avvisano nessuno quando ripartono e non saperci stare dentro, anche nei momenti più difficili, fa perdere soldi. Ed è bene ribadire questo concetto:
CHI NON SA STARE SUI MERCATI FINANZIARI CON EQUILIBRIO PERDE SOLDI.
Per dimostrare questo concetto elementare, basta dare un’occhiata alla seguente slide
con i risultati dei mercati del 10 novembre 2022 e di ciò che è successo sul mercato S&P 500 nei venti anni che vanno dal 1992 al 2011, ventennio a dir poco particolare.
Ebbene, in un mercato che ha realizzato il +336,80% sarebbe bastato rimanere fuori solo nei 10 migliori giorni (dei 7.300 a disposizione…) per vedersi ridurre la performance al 118%. Addirittura, se fossi rimasto fuori da questo mercato nei soli 35 giorni migliori, ovvero lo 0,48% dei giorni di tutto il periodo, non solo non avrei portato a casa quello strepitoso risultato ma sarei incorso in un perdita secca del -38%!!!
In un mercato che ha realizzato il +336,80%, se fossi rimasto alla finestra per i soli 35 migliori giorni, avrei incassato una perdita secca del -38%!
Ancora una volta, il TEMPO, la DIVERSIFICAZIONE e la PAZIENZA sono i nostri unici alleati per portare a casa risultati positivi; se alcuni risparmiatori vedono i mercati finanziari solo come una “giungla speculativa”, bisogna anche ricordare che la stessa giungla è popolata da diversi animali e che il Toro è quello che costantemente risulta essere il vincitore assoluto.
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