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Rappresentazione visiva dell'articolo: Investire in BTP Italia è davvero così redditizio?

Autore: Tommaso Rinaldi

Data di pubblicazione: 18 marzo 2023

Investire in BTP Italia è davvero così redditizio?

Nei giorni scorsi, ho letto con particolare attenzione i vari articoli che si sono occupati del 19°collocamento del BTP ITALIA e ciò che ho notato più di ogni altra cosa è la stranissima euforia che ha accompagnato questo particolare strumento d’investimento e che, grazie al prepotente ritorno della CEDOLA sta riportando gli italiani verso il loro primo grande amore, sopito in alcuni momenti, ma mai realmente dimenticato:

E come è stato presentato questo collocamento?

Con titoli roboanti come quello lanciato in prima pagina dal più importante quotidiano finanziario italiano:

Lo stesso quotidiano, tuttavia, già subito dopo la fine del collocamento presentava ipotesi di rendimento meno roboanti ma, comunque, molto allettanti:

Sulla stessa lunghezza d’onda, ma con un approccio più universale, si è collocato l’altro importante quotidiano finanziario:

Ma, a differenza del Sole 24 Ore, ha aggiunto una possibile alternativa in tema prospettico e di difesa dall’inflazione, riportando le ipotesi di rendimento anche del comparto azionario:

 

E qui cominciano i problemi di torcicollo del risparmiatore italiano, dispostissimo ad aspettare 5 lunghi anni per ottenere il rimborso del capitale (salvo fallimento dell’emittente…) ed uno straordinario premio dello 0,80% ma non disposto a diversificare il proprio patrimonio su attività reali storicamente più tutelanti e performanti perché “investire sui mercati azionari è pericoloso”, “se ho bisogno di soldi potrei ritrovarmi con un capitale inferiore” e “comunque, 5 o 10 anni sono tanti/troppi”.

Ora, se davvero i rendimenti saranno quelli prospettati dai due più importanti quotidiani finanziari italiani, ritengo ci sia poco da festeggiare ed essere euforici, perché vorrà dire che:

  1. l’inflazione sarà ancora molto alta almeno per i prossimi cinque anni, con ripercussioni pesanti sugli stipendi e, di conseguenza, sul potere d’acquisto della classe media e degli strati sociali già in forte difficoltà;
  2. Aumenterà ancor di più il debito pubblico italiano perché costretti a pagare tassi più elevati e, probabilmente, porterà i governi ad apportare manovre correttive sui conti pubblici toccando, come di consueto, tasse, pensioni e welfare in senso lato;
  3. Se è vero che i mercati azionari, nel breve termine, sono più volatili di quelli obbligazionari, anche questi ultimi non sono esenti da rischi e oscillazioni  e le quotazioni degli ultimi 15 mesi di alcune precedenti emissioni di BTP Italia stanno lì a dimostrarlo:

 

Allora, è sbagliato investire in obbligazioni statali o private? Assolutamente no, storicamente questa tipologia di asset finanziario rappresenta la parte preponderante dove allocare il patrimonio, soprattutto nel tratto finale della nostra vita.

Tuttavia, per proteggere al meglio il nostro patrimonio e, perché no, farlo crescere in modo efficace sarebbe il caso di cominciare a curare il torcicollo che non ci permette di guardare in tutte le direzioni e di sfruttare le molteplici opportunità che i mercati finanziari offrono, casomai partendo da un budgeting familiare realizzato efficacemente.

 

Per completezza d’informazione, il BTP Italia collocato dal 6 al 8 marzo 2023 è stato sottoscritto da 327.323 italiani per un controvalore di oltre € 8,5 miliardi; per numero di sottoscrizioni è il secondo valore più alto di tutti i tempi.

 

 

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