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Rappresentazione visiva dell'articolo: I RISPARMI IN CAPITANATA

Autore: Tommaso Rinaldi

Data di pubblicazione: 05 giugno 2023

I RISPARMI IN CAPITANATA

Il denaro è una risorsa limitata che, piaccia o non piaccia, è alla base di molte dinamiche della nostra società: meno ne hai tu, più ne ha qualcun altro.

Quando si parla di denaro o, peggio ancora, di finanza non di frequente si prova fastidio e con una visione molto spesso negativa o sporca; la finanza è frequentemente definita “speculativa”, reminiscenza di quello “sterco del diavolo”- definizione medievale del denaro - che ancora oggi produce distonie psicologiche importanti.

Cosa che non avviene, ad esempio, con gli immobili: nessuno si crea problemi ad affittare una stanza a studenti universitari a € 400-500 mese; è, forse, speculazione chiedere un terzo dell’intero ammontare di un classico stipendio medio italiano? Una domanda che l’immobiliarista neppure si pone.

Ho fatto questa lunga premessa perché, molto spesso, non ci rendiamo conto delle risorse che abbiamo e che continuiamo a non sfruttare come dovremmo, a volte per pigrizia, altre ancora per scarsa conoscenza o sfiducia o perché i mercati finanziari “fanno paura”.

Nella mia esperienza quasi trentennale, il denaro non va mai oltre il terzo posto nella scala dei valori di chi incontro e se la gioca quasi sempre con: famiglia/affetti, Dio/volontariato, lavoro/riconoscimento sociale; nonostante questo, però, lo lasciamo lì, a fare la muffa sui conti correnti o sui libretti postali; eppure, basterebbe un migliore utilizzo di ciò che abbiamo per vivere meglio e, soprattutto, dare un orizzonte a tinte un po’ meno fosche a chi verrà dopo di noi.

Parlando di dati concreti, attualmente nella nostra provincia sono depositati oltre 12 miliardi di euro tra conti correnti bancari e depositi postali (dati Banca d’Italia al 31.03.2023) che rendono la stratosferica cifra di ZERO euro di interessi:

ma anziché cercare di trovare soluzioni più adeguate ai propri bisogni e migliorare questo risultato davvero imbarazzante, si preferisce andare dietro al politichetto di turno che tuona contro le banche “perché dovrebbero remunerare i conti correnti, ora che i tassi sono risaliti”.

Bene, una volta che le banche ti avranno remunerato il conto allo 0,50 o 1,00% lordo cosa avrai risolto? Basterà aver ricevuto una caramellina in regalo per farti contento e ritenerti soddisfatto?

Prendendo spunto da un vecchio proverbio cinese che recita: “Il momento migliore per piantare un albero era 20 anni fa. Il secondo momento migliore è ora”, riporto cosa hanno fatto i mercati azionari internazionali (che tanto fanno paura…) negli ultimi 20 anni: +429,64% a fronte degli investimenti “tranquilli” a breve termine che hanno reso un + 39,58%:

Eh già, venti anni son tanti...

Ma se avessimo accorciato il periodo agli ultimi 10 anni e investito solamente il 40% degli oltre 12 miliardi?

I 5 miliardi investiti, oggi sarebbero diventati € 13,63 miliardi (TREDICIMILIARDISEICENTOTRENTAMILIONI), nonostante la Brexit, il Covid, la guerra in Ucraina. Abbiamo continuato ad incrementare i nostri risparmi pur in presenza del ritorno dell’inflazione, dell’ impennata delle materie prime, di bollette energetiche assurde; ma dalla nostra montagna di risparmi non abbiamo ricevuto alcun beneficio.

Quanti nostri ragazzi, anziché cercare fortuna altrove, sarebbero potuti rimanere nella nostra terra se avessimo messo loro a disposizione gli oltre € 8,6 miliardi di possibili guadagni rivenienti dall’ investimento del solo 40% dei risparmi presenti negli ultimi dieci anni? Quanti sogni si sarebbero potuti realizzare? Quanti posti di lavoro e ulteriore ricchezza si sarebbe potuta creare?

Ma, soprattutto, anche se tutte le nuove iniziative fossero andate male (TUTTE!) quale rischio avremmo corso? La risposta è semplice: ZEROOOOO!!! Come il risultato ottenuto lasciando marcire i risparmi sui conti correnti per tutti questi anni.

Perciò, prova a dare un’occhiata alla seguente infografica interattiva che ho realizzato: https://app.flourish.studio/visualisation/13949884/

e cerchiamo di non perdere altro tempo prezioso per piantare i nostri alberi; la Norvegia ha il secondo fondo sovrano più ricco del mondo semplicemente perché, da qualche decennio, investe il 70% (SETTANTA) della propria ricchezza sui mercati internazionali; nel mio esempio/provocazione, ne viene richiesta poco più della metà.

Mai come in questo momento, un altro vecchio adagio popolare può fare al caso nostro:

“Aiutati che il ciel ti aiuta”

Infatti, non abbiamo bisogno né di elemosine statali, né di PNRR, né di altro; abbiamo già tantissimo di nostro: dobbiamo solamente imparare a farlo fruttare, con semplicità e tanta pazienza.

“Io quanno ‘o sento, specialmente ‘e notte, cumme stevo dicenno,

nun è ca dico:

‘O mare fa paura, 

ma dico:

‘O mare sta facenno ‘ o mare” (E. De Filippo)

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