
Autore: Tommaso Rinaldi
Data di pubblicazione: 17 giugno 2024
IL QUALUNQUISMO SENSAZIONALISTICO DEL GIORNALISMO FINANZIARIO.
Stavano soffrendo terribilmente da almeno due anni.
I mercati finanziari salivano e loro non potevano utilizzare le prime pagine con il grido di battaglia più amato: “Bruciati miliardi…”
Nel frattempo, cercavano di consolarsi e di instillare dubbi e paure negli investitori con l’altro classico immarcescibile: “Eeeeh, ma le borse sono ai massimi…” (quali?)
Senza, peraltro, ottenere grandi soddisfazioni, visto i ripetuti record al rialzo della borsa più importante del mondo: 24 solo in questo ultimo 2024.
Poi, arrivarono le elezioni europee e quelli che, un tempo, sorridevano beffardi della situazione politica italiana,
ora stanno causando instabilità sui mercati finanziari; così, ai qualunquisti in servizio permanente effettivo non è parso vero poter dare fiato alle trombe:
Ebbene sì, lo hanno scritto di nuovo, in prima pagina, sul più importante quotidiano finanziario nazionale: “Bruciati 50 miliardi in cinque giorni!”
Detta così, fa particolarmente impressione su chi non ha un minimo di conoscenze e di pianificazione finanziaria; se è vero che negli ultimi cinque giorni si è verificata una normale presa di beneficio, neppure troppo violenta:
È altrettanto vero che, nei tre anni precedenti, lo stesso settore ha raccolto risultati eccellenti, compresa la correzione ed i “50 miliardi persi negli ultimi cinque giorni”:
Con i bancari italiani che hanno addirittura raddoppiato il capitale!
Ora ti chiedo: qual è il contrario di “bruciati”?
Ebbene, non esiste il contrario di “bruciati”: un oggetto bruciato è perduto per sempre, non può più essere recuperato. Capisci quanto è psicologicamente devastante utilizzare questo aggettivo parlando di investimenti?
A tal proposito, riporto una prima pagina dello stesso quotidiano (era il giorno del mio 50° compleanno) nella quale, per riparare in qualche modo ai consueti “bruciati miliardi” urlati nei giorni precedenti, se ne venne fuori con questa perla assoluta:
“RIENTRATI”.
Da dove?
Da Marte?
Dalle vacanze?
Dal materasso? Da sotto la mattonella?
Ennesima dimostrazione che, molto spesso, chi dovrebbe spiegare ciò che succede sui mercati, senza inutili e gratuiti allarmismi, è proprio il principale responsabile di comportamenti sbagliati e nefasti per il patrimonio degli investitori.
Perciò, lascia perdere i titoli spazzatura e niente paura; i tre fattori più importanti per i nostri risparmi continuano ad essere sempre gli stessi:
- ORIZZONTE TEMPORALE
- OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
- DIVERSIFICAZIONE DI PORTAFOGLIO
E i cinque giorni?
Meglio ascoltare il malinconico Michele Zarrillo: sono passati trent’anni da quel lontano 1994 ma, come vedi, non è cambiato assolutamente nulla né nel modo di informare né nella percezione dell’investitore.
“Amore mio come faròòòòòò…”
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